tre teiere realizzate in computer grafica per mostrare l'evoluzione del rendering 3D
3 anni fa Rendering 3D

Cosa è un rendering 3D

Il rendering, ovvero la restituzione grafica

Benché il termine rendering sia ormai un termine di uso comune, non tutti sanno esattamente di cosa si tratta. Noi di Cubobianco abbiamo 25 anni di esperienza nella realizzazione di rendering 3d, e per questo desideriamo offrire un breve approfondimento su questo tema.

La traduzione dall’inglese significa letteralmente “restituzione grafica” e indica il processo di generazione di un'immagine a partire da un modello matematico che definisce l'ambiente e gli oggetti in essa contenuti, così come tutti gli altri elementi (luci e ombre, materiali, atmosfera, etc) che definiscono una scena. 

un grafico che illustra il rapporto tra geometria e matematica e rendering 3D

Dall’interpretazione matematica all’immagine finale

Il software che produce un rendering 3D interpreta il modello matematico della scena e attribuisce, attraverso formule e algoritmi, un colore ad ogni punto (pixel) che compone la scena. Ripetendo questo processo per ogni singolo punto, costruisce un'immagine finale in cui il colore di ogni pixel è stato calcolato e tutti i pixel insieme compongono un'immagine.

Il rendering 3D pertanto è un processo per cui si crea una immagine a partire da un modello matematico di spazio e oggetti tridimensionali. Si tratta pertanto di un processo cruciale nella grafica computerizzata poiché mette in relazione ogni elemento per generare una sintesi finale ed è, di solito, il punto di arrivo finale di un processo di lavoro spesso lungo e complesso che implica competenze molto approfondite nell’uso di specifici software.

 

Prima del rendering: il costo per creare immagini commerciali

In passato la realizzazione di immagini commerciali per la presentazione di prodotti rappresentava un costo molto alto per le aziende. Come nel caso di cataloghi o di immagini pubblicitarie di prodotto che comportavano la realizzazione di set fotografici molto costosi. Inoltre a volte c’era anche il costo di trasporto di prodotti grandi e pesanti (auto, mobili, arredi, etc) e l’allestimento di spazi reali dove installare il set fotografico. Pensate quante persone dovevano lavorare e con quali costi per poter realizzare un catalogo di armadi o di divani. 

Il rendering e le immagini commerciali oggi

Oggi invece, grazie al processo di produzione digitale (al rendering, appunto) è semplicissimo realizzare immagini commerciali: è sufficiente realizzare un ambiente tridimensionale e inserire i modelli dei prodotti e tutto può essere fatto senza spostare un solo prodotto.

Chiaramente la semplificazione rispetto alla realizzazione di fotografie reali non significa che sia facile realizzare un rendering 3D di qualità. Il rendering è diventata un’arte perché oltre a richiedere la competenza e l’esperienza nell’uso dei software, richiede anche sensibilità estetica e competenze nell’area artistica e progettuale. 

 

Lo sviluppo del rendering nel tempo

La base matematica che è alla base del processo ha pertanto comportato nel tempo (dagli anni 70, epoca in cui è nata questa disciplina, fino ad oggi) una crescente mole di studi e approfondimenti accademici sempre più specifici. Lo svilupparsi degli studi e dell’attenzione della ricerca ha fatto sì che la qualità del risultato finale fosse sempre più alta.

L’uso del rendering infatti, nel tempo, è cresciuto esponenzialmente, di pari passo con la crescente qualità del risultato finale in termini di fotorealismo (nel caso dei rendering 3D fotorealistici) o di flessibilità (nel caso del rendering creativo).

 

una delle prime immagini di rendering 3d di un volume geometrico elementare
una cucina moderna realizzata in rendering 3D

Il rendering 3D oggi 

Oggi il rendering è alla base di moltissimi giochi, simulatori, effetti video per produzioni cinematografiche o televisive. Ma soprattutto ha comportato una rivoluzione nella comunicazione di prodotto da parte delle aziende, soprattutto nel settore dell’arredamento e del mobile.