Una serie di rendering 3d esterni per raccontare il progetto dell'Architetto Simone Ottonello, incaricato di riqualificare Piazza Gramsci nel comune di Borghetto Santo Spirito a Savona. Su richiesta del progettista è stata posta molta attenzione nella selezione dei modelli 3d della vegetazione e nella resa dell'illuminazione artificiale, studiata per esaltarne la presenza.
Il materiale fornito dal committente è risultato un'ottima base per la costruzione del modello 3d della piazza, essendo composto da un file cad completo di piante e sezioni del progetto approvato, una selezione di arredi urbani e corpi illuminanti (alcuni modellati da zero, altri reperiti in rete), oltre che da una lista delle specie vegetali impiegate. Di seguito la descrizione del progetto, scritta dall'Arch. Ottonello.
Progettista: Arch. Simone Ottonello - www.simoneottonello.it
I muri perimetrali e i cordoli presentano numerose crepe, la terra ormai è senza vegetazione, la pavimentazione in pessime condizioni, gli alberi che non hanno mai goduto di un’adeguata potatura e che sembrano instabili, una struttura muraria centrale che non ha alcuna funzione, l’inesistente senso di accoglienza che un luogo come una piazza dovrebbe avere. Sono da analizzare le condizioni di tutti gli elementi poiché questi la dequalificano e rendono tale spazio poco appetibile alla fruizione. L’area dovrebbe diventare il motore per la riqualificazione di una parte di città così come è capace l’architettura di buona qualità.
Ed è proprio per accogliere i cittadini che viene proposta un’idea che non stravolge piazza Gramsci ma che la riqualifica e la rende più contemporanea. Un disegno che si appoggia allo stato di fatto per non snaturarlo mantenendone l’assetto planivolumetrico. Sarà una piazza dedicata alle persone, che vuole rispondere alle esigenze dei fruitori di tutte le età: qui potranno trovare riposo al fresco dell’ombra di nuovi alberi non più dannosi, potranno conversare ricucendo la mancanza di rapporti sociali di cui soffre la società odierna, nei tavoli si giocherà a carte o si lavorerà col computer portatile (la connessione wi-fi sarà gratuita), si potranno organizzare eventi e manifestazioni grazie allo spazio ormai sgombro dagli ostacoli precedentemente esistenti. Sarà un luogo da vivere in ogni parte della giornata dedicato alle persone di tutte le fasce di età. E sarà dedicato anche alle persone con disabilità motorie. Anzi, proprio loro ne saranno i protagonisti: qui potranno sentirsi uguali agli altri, senza soffrire della discriminazione di dover usare passaggi a loro dedicati che li distanziano dai “normali” che invece possono utilizzare le scale: qui non esisteranno scale ma solo rampe, “perché siamo tutti diversamente abili”.
La parte della piazza sopraelevata, infatti sarà collegata al marciapiede di via Ponti con un unico piano inclinato continuo con la pendenza adatta a tutti di transito e con una rampa della stessa pendenza si potrà uscire dalla piazza lato mare favorendo così il flusso di persone creando una nuova percorrenza verso la spiaggia e prima ancora verso la chiesa: la stessa pavimentazione usata per una parte dell’area sopraelevata sarà usata per un nuovo percorso che di fatto collegherà due luoghi di socialità, e parte dell’asfalto al fondo delle scale dell’area antistante la chiesa sarà rimosso per lasciare spazio a blocchetti di materiale cementizio che pur consentendo il passaggio delle auto agevoleranno il flusso dei pedoni; il cuore religioso della città avrà un nuovo sagrato.
Attorno alla pavimentazione, le aiuole già presenti verranno ampliate aumentando quindi la superficie drenante. Le aiuole verranno modificate nel profilo interno per creare uno spazio finalmente rettangolare. La C di verde che “abbraccerà” i fruitori della piazza sarà occupata da prato di Dichondra repens che non ha bisogno di tagli e che sopporterà favorevolmente l’ombra di questa zona.
I lati Nord-Est e Sud-Est saranno occupati da vegetazione che da tappezzante (quindi molto bassa) verso l’interno diventerà a poco a poco più alta verso l’esterno: qui specie sempreverdi e perenni decoreranno con colori e forme diverse ogni periodo dell’anno. Saranno scelte specie molto resistenti che non hanno bisogno di manutenzioni ordinarie (se non un taglio all’anno) e dal fabbisogno idrico molto ridotto. Nella grande fascia di verde che circonderà su tre lati la zona pavimentata, alberi dal portamento globoso e dal veloce accrescimento daranno frescura e scongiureranno i gravi problemi attuali: n° 8 Schinus molle dalle fronde delicate e molto ampie, n° 4 Morus alba per ricordare la tradizione storica di Borghetto.
Considerato il desiderio di favorire la frequentazione della piazza e di spingere la socializzazione, saranno numerose le sedute e dedicate a fruizioni differenziate: sei nuove panchine saranno collocate e ravvicinate su due file da tre poste di fronte le une alle altre, non più allora solo sedili per riposare e guardare altrove ma anche zone di conversazione dove le persone possono guardarsi come succede in un salotto di casa. Altre sedute saranno collocate vicino al lato mare: gruppi di quattro sgabelli e tavolo attireranno chi qui vorrà giocare a carte o fare a maglia o piccoli lavori come da sempre succedeva in molte vie dei centri storici, oppure i ragazzi potranno qui riunirsi per fare i compiti scolastici o si potrà lavorare col proprio portatile come accade in tutte le città moderne del mondo.
Sarà data molta importanza all’illuminazione che per sua natura è in grado di abbellire uno spazio oltre che di renderlo sicuro e fruibile nelle ore notturne. Il percorso di collegamento tra la piazza e la chiesa avrà luce radente generata da faretti ad incasso carrabili mentre la zona restante della piazza sarà illuminata da fari su palo a Led con fascio luminoso piuttosto stretto per illuminare solo la zona pavimentata e non quella con la vegetazione. A decoro del lato Sud-Est, al centro di questo lato, faretti posti a terra trasformeranno la parte inferiore delle chiome dei quattro falsi pepi in una scultura luminosa.
gestione modelli 3d dei vegetali
studio dell'illuminazione artificiale